Prima generazione (1700 circa) | |||
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indietro nel tempo: è l'epoca della dominazione spagnola
(1479-1708), la più dannosa economicamente che la Sardegna
abbia conosciuto. L'Isola, governata da un viceré e da due
governatori, era divisa in 109 feudi appartenenti a privati
(Sardi o Spagnoli) o alla corona (quest'ultimi retti da
rapacissimi funzionari); compresi nei feudi erano anche 356
paesi, di cui ben 185 appartenenti a soli 7 feudatari
residenti in Spagna. Luras, ad esempio, era compresa nel
feudo dei Fadriguez-Fernandez. C'erano poi le città
autonome, come Terranova (Olbia) rette da magistrati nominati dal sovrano (i
podestà), coadiuvati da un Consiglio commutativo (=comunale), eletto tra i
fruitori di un particolare censo.
Il
sistematico sfruttamento gettò l'Isola in un deplorevole stato di decadenza
e, come se non bastasse, la Sardegna fu afflitta anche dalla secolare piaga
della malaria, dalle incursioni dei pirati barbareschi, e, nel 1665, da una
terribile epidemia di peste. Non dobbiamo stupirci se in quel periodo la
popolazione toccò le cifre più basse della sua storia e se ci fu una
recrudescenza del banditismo e dell'abigeato.
Per tutelare la sicurezza delle campagne, alcuni comunità
rurali istituirono le Compagnie dei Barracelli (Barrantzellos in Sardo-ispanico). Il primo ad assumere il cognome Bardanzellu
potrebbe essere stato, dunque, uno di questi miliziani, in un'epoca sicuramente anteriore al 1700.
Luras. Santa Maria del Rosario
A Luras, consultando i quinque
libri (cioè i registri dei battesimi, dei matrimoni e dei defunti)
dell’Archivio Storico della Chiesa parrocchiale Nostra Signora del Rosario
(nella foto),
siamo risaliti all’indietro nel tempo per oltre tre secoli, sino al
primissimo documento in cui compare un
membro della famiglia: un atto di matrimonio in lingua sarda del 26 maggio
1694, ove, tra i testimoni, è citato tale Giovanni Bardancellu.
Tale atto è anche il più antico rescritto di tutto l’archivio parrocchiale.
Siamo così riusciti a documentare la presenza più antica del cognome Bardanzellu, nella sua forma attuale (e, prima del 1730, come Bardancellu)
e a ricostruire per undici generazioni l’albero genealogico di famiglia
senza lacune particolarmente significative.
Il risultato finale delle nostre ricerche ha dimostrato l’esistenza di almeno
tre gruppi familiari che, in un periodo non anteriore alla fine del XVII secolo,
hanno cominciato a sostituire il proprio cognome originario - che risulta essere
stato “Addis”, cioè un cognome molto comune in Gallura - col soprannome derivante dal
loro mestiere (il poliziotto rurale o “barracello”) e a trasmetterlo ai propri discendenti.
Intorno al 1711-12, tale processo sembra essersi completato.
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